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Lo scrittore Pablo Lobo si aggiudica il Premio Energheia Espana 2013

foto di libri2L’associazione culturale Energheia comunica che lo scrittore Pablo Lobo, ventisettenne di Mieres, (Asturie), con il racconto Los que huyen (“Quelli che fuggono”) si è aggiudicato il Premio Energheia Europe–Spagna 2013. La menzione speciale va al racconto Sopa de ida a ningun lugar (“Zuppa di viaggio verso il nulla”)di Alejandro Morellon di Madrid.

Il vincitore, sarà ospite della nostra città in occasione della cerimonia di consegna della XIX edizione del Premio Energheia, prevista per i giorni 12, 13 e 14 settembre p.v., nei giardini del Museo D.Ridola. Sarà presente anche lo scrittore spagnolo Fernando Clemot, che ha coordinato sul suolo iberico la promozione del bando e la selezione dei racconti finalisti.

Fernando Clemot scrittore spagnolo di Barcellona, laureato in Filologia spagnola all’Università di Barcellona, autore di “En la frontiera” (I migliori racconti della letteratura chiana_2008) e Siglo XXI: Los nuevos nombres del cuento espanòl._2010. Vincitore di numerosi premi tra i quali: Premio Internacional Barcarola de Narrativa_2006 e Premio Setenil_2009; collabora con numerose riviste letterarie tra le quali: Quimera, Barcarola, Educomania e Paralelo Sur.

Distinguendosi sugli ottantasei manoscritti pervenuti, il racconto si sviluppa attorno alla vicenda di un vagabondo alcolizzato, voce narrante, che è sul punto di essere portato via dalle forze dell’ordine. Sottoposto a interrogatorio, si svelano i dettagli del giallo che lo riguarda. Il protagonista, infatti, è un quarantenne caduto in disgrazia dopo un’onorevole vita di professore, marito e padre di tre figli, che nel corso delle sue peregrinazioni ha conosciuto sul treno un trombettista statunitense di colore fuggito dal manicomio in cui era recluso. Le vite dei due si intrecciano per un tempo breve ma decisivo. Il musicista verrà  trovato privo di vita e la tromba che aveva donato al protagonista diventa la prova che i due si conoscevano. Coinvolto implicitamente con la sua morte, avvenuta in circostanze oscure, assistiamo al suo vaneggiante tentativo di ammissione d’innocenza. Chi è il vero pazzo? Il musicista defunto, chi racconta la storia preda delle proprie allucinazioni e forse è davvero stato capace di uccidere per procurarsi ignobilmente del vino o gli ascoltatori che sembrano non credere alla sua versione dei fatti? Quelli che fuggono narra la decadenza, la facilità con cui si può diventare prede di sé, degli altri, di un sistema o di una città che non è la Barcellona che si è abituati a pensare.  Tutti dunque possono diventare loro malgrado quelli che fuggono.

L’associazione ricorda, infine, che nei prossimi giorni verrà indicato il vincitore del Premio Energheia Libano e i finalisti della diciannovesima edizione del Premio.